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SALVIAMO LE RINNOVABILI

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Il 28 maggio si è tenuta l’ultima conferenza tecnica Stato–Regioni che ha espresso il suo parere sulla bozza di V Conto Energia (il documento con il quale vengono determinati gli incentivi per l’energia elettrica da fonte fotovoltaica) in vista della prossima riunione politica. Gli esiti, in base a quanto riportato da Photon, sono stati i seguenti:
“Quinto Conto Energia: all'ipotesi il ritorno del premio «Made in EU» e un tetto di spesa leggermente più alto; scontro sul registro
Photon
29.05.2012: Nell’incontro tecnico tenutosi lo scorso lunedì 28 maggio, le Regioni e il governo hanno mantenuto posizioni inconciliabili sul registro al quale l'Esecutivo non vuole rinunciare mentre le amministrazioni locali ne chiedono la cassazione. Se sull'entrata in vigore del quinto Conto Energia pare oramai confermata l'interpretazione circa una sua introduzione trenta giorni dopo il raggiungimento dei sei miliardi di spesa annua (soglia per la quale ad oggi, stando al Contatore Fotovoltaico del GSE mancano 315 milioni di euro), gli altri punti per i quali pare fattibile un compromesso sono l'eventuale innalzamento da 12 a 20 chilowatt della potenza massima per impianti fuori registro, una sorta di autodichiarazione con successivo controllo per l'esenzione dallo stesso registro, il mantenimento dei premi «Made in EU» e per la rimozione dell'amianto (finanziabili con un ulteriore taglio delle tariffe) e l'innalzamento del tetto assoluto alla spesa annua da 6,5 a un massimo di 6,75 miliardi di euro. L'incontro «politico» tra il governo e le Regioni in Conferenza Stato-Regioni dovrebbe svolgersi non prima della fine del mese e nel corso delle prossime due settimane. Fonte: PHOTON http://www.photon.info”


Questo è, sempre di più, il momento di farsi sentire e di far conoscere a tutti la verità sul sistema energetico italiano. La coscienza civica e le informazioni sconfiggono le lobby.
Sos Rinnovabili ha iniziato una campagna verità con alcune informazioni che è molto importante che i cittadini italiani conoscano. Aiutateci a diffonderle.
Il mix della produzione elettrica nazionale e quello di Enel
su Qualenergia.it
La composizione del mix energetico utilizzato per la produzione immessa nel sistema elettrico italiano nel 2011 di Enel Produzione, circa 79 TWh, per il 48,7% costituita da carbone, mentre la restante parte costituita da gas (28,9%), rinnovabili (20,7%) e prodotti petroliferi (1,7%). […] Dato interessante quello di Enel Produzione, che vede crescere rispetto al 2010 la sua quota di carbone (era del 40,6%) e diminuire considerevolmente quella di rinnovabili (era del 26,4%) e di gas (30,5%).
[… ]Sarebbero comunque dati da ricordare quando vedremo quegli spot molto green del nostro ex monopolista, alla ricerca di azionisti. Come abbiamo ricordato in un nostro recente articolo (Qualenergia.it, I conti sporchi del carbone), in Italia si produce il 13% d'elettricit da carbone e di questa percentuale il 70% lo fa Enel, che peraltro punterebbe a portare la produzione nazionale di questa fonte al 20%. L'accusa l'ha portata alla ribalta Greenpeace, associazione che, dopo la pubblicazione del rapporto Enel Il carbone costa un morto al giorno (pdf), Enel ha annunciato di voler querelare.
Il carbone di Enel emette ogni anno 27 milioni di tonnellate di CO2 (quanta ne emettono circa 22 milioni di auto nuove percorrendo 10 mila km in un anno) denuncia Greenpeace; libera in atmosfera annualmente circa 24 mila tonnellate di ossidi di zolfo, 15 volte il quantitativo emesso dallintero settore dei trasporti stradali ogni anno, e circa 20 mila tonnellate di ossidi di azoto: quante ne emettono oltre 3 milioni e 300 mila auto Euro 5 che percorrono 10 mila chilometri in un anno, ancora, il 35% in pi di quante ne emette lintera attivit agricola italiana annualmente. […]
Tornando alla scala nazionale, va evidenziato come il documento pubblicato dal GSE riporti come la quota di carbone nel mix energetico utilizzato per la produzione elettrica sia cresciuto nel 2011 dal 12,8% del 2010 al 14,6% del 2011. Crescono anche le rinnovabili (da 35,6% a 36,7%) e diminuisce la quota di gas (dal 42,4 al 40%). […]
Il GSE ha determinato infatti anche il mix energetico complementare nazionale, cio il mix energetico nazionale che include lenergia elettrica importata, attribuita alle diverse fonti primarie, dedotte le Certificazioni di Origine per impianti alimentati da Fonti Rinnovabili (CO-FER) cedute dai produttori ai venditori e di Garanzie di Origine estere, rilasciate in Paesi esteri, e riconosciute dal GSE come corrispondenti allenergia elettrica da fonti rinnovabili effettivamente importata in Italia.
Un dato, questo, che generalmente si ritiene molto sopravvalutato per la quota delle rinnovabili e sottovalutato per quella da nucleare. Infatti, l'obbligo dei produttori di elettricit da fonti tradizionali di acquistare una certa quota di energia da fonti rinnovabili viene aggirato importando dall'estero energia verde, che per nella realt spesso non tale, con un danno al buon funzionamento del meccanismo dei certificati verdi e con un peso per le bollette degli italiani. Con queste false certificazioni di origine le compagnie elettriche evitano dunque l'acquisto di CV per cifre pi importanti: la stima che dall'entrata in vigore di questo sistema di incentivazione abbiano risparmiato cos 500 milioni di euro. Per mantenere appetibile il prezzo dei certificati verdi il GSE allora deve acquistarne un certo quantitativo, a un prezzo stabilito, con i soldi dei consumatori.
Redazione Qualenergia.it
24 maggio 2012

Diciamo no a chi vuole distruggere con il V° Conto Energia 100.000 posti di lavoro. Se vuoi aiutarci, diffondi questo messaggio quanto più puoi e collegati e invita i tuoi contatti a collegarsi sulla pagina facebook di Sos Rinnovabili e sul sito www.sosrinnovabili.net .
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